TENTATIVI

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Tutti i Sudoku di Settimana Sudoku sono risolvibili con la logica: una tecnica per andare avanti c’è sempre, anche se a volte è complicata o ben nascosta.

Eppure a volte sembra che non ci sia modo di andare avanti e – pur di chiudere uno schema – vien voglia di inserire un numerino, nella speranza che sia quello giusto per sbloccare la soluzione.

Se stai risolvendo uno schema per il puro piacere di trovare la soluzione, il consiglio è di “mettere in pausa” quel particolare schema per riprenderlo più tardi, a mente lucida. Se invece stai correndo contro il tempo, per una sfida con un amico o magari perché sei nel mezzo di una vera e propria competizione, allora il tempo stesso è limitato e può essere il fattore determinante; non ci sono preziosi minuti da sprecare a fissare lo schema. Dopo aver inserito tutti i numeri “sicuri”con le tecniche che sei riuscito a vedere, il modo più veloce per continuare potrebbe proprio essere quello di andar per tentativi… ma non a caso: anche i tentativi vanno fatti in modo logico e razionale. Ecco quindi qualche consiglio.

Il primo consiglio è scegliere con cura dove fare la tua “ipotesi”, e senza dubbio dovrà trattarsi di una casella dove le cifre possibili da inserire siano solo due. Ma non solo: sarà anche la casella in cui mettendo un numero pensiamo si possa sbloccare il maggior numero possibile di nuovi ragionamenti.

Se ipotizzi un numero hai due casi:

  • Il numero è corretto e consente di sbloccare un numero di indizi che di sicuro avvicina alla soluzione.
  • ll numero scelto è sbagliato, e conduce quindi prima poi ad una incongruenza nello schema; questa ipotesi a volte risulta anche più utile della precedente, soprattutto se si arriva presto a una contraddizione che ci indica che il numero ipotizzato è sbagliato.

Il secondo consiglio è quello di evidenziare in qualche modo il numero ipotizzato per primo, e in modo diverso gli altri che seguono. Questo perché se il numero non è corretto, hai bisogno di cancellare tutti i numeri dedotti in seguito e devi essere in grado di distinguerli da quelli “sicuri” che avevi piazzato in precedenza. Inoltre dopo aver messo un po’ di numeri, può capitare di non ricordarsi più quale era quello di partenza.

Una tecnica, per esempio, è quella di fare un cerchio sul numero ipotizzato e sottolineare i numeri successivi.

Un altro metodo, migliore ma che prevede un dispendio di tempo maggiore, è quello di riscrivere a penna tutti i numeri sicuri e magari anche le note che ti sei fatto, e poi procedere con il tentativo a matita. In questo modo in caso di errore puoi cancellare con più facilità la tua ipotesi senza perdere tutti i ragionamenti fatti fino a quel punto.

Addirittura – proprio durante le gare di sudoku – alcuni concorrenti preferiscono iniziare i sudoku già a penna per poter poi continuare subito in matita in caso di bisogno.

Consideriamo per esempio lo schema in figura 1. Sei arrivato a questa situazione e da alcuni minuti non riesci a scrivere un nuovo numero. Insomma, ti stai spazientendo e decidi di effettuare un “tentativo”.

Proviamo a vedere quale potrebbe essere un modo produttivo per procedere.

Intanto scriviamo a penna tutti i numeri fin qui trovati, così non ci si può sbagliare nel caso si fosse trattato di un tentativo errato e quindi dovessimo tornare indietro.

Poi consideriamo i settori II e III, infatti in entrambi mancano solo due numeri, prendiamo gli “appunti” (vedi fig. 2).

Un’idea potrebbe essere scegliere il 7 nella casella e1, il che provoca una serie di conseguenze obbligate, dirette e indirette, in una serie di altre caselle: scelgo il 7 in e1; in d3 ci va il 3; in g1 ci va l’8; in h3 ci va il 7; in i9 ci va l’8 (infatti è l’unica casella dove possiamo mettere l’8 nel settore IX dopo aver messo l’8 in g1); in i4 ci va il 7; in i6 ci va il 9; in h7 ci va il 9 (vedi fig. 3).

Fino a qui tutto sembrerebbe funzionare, ma tutte queste deduzioni sono provvisorie, non abbiamo alcuna certezza che siano davvero la soluzione giusta. Proviamo a continuare.

 

La nuova situazione implica che nel settore VII si formi la “coppia“ 3-8 nelle caselle b8 e c8, perché sia il 3 che l’8 devono andare in una di quelle due caselle, sebbene non sappiamo ancora in quale delle due.

Ma questo comporta che non c’è più nessuna casella del settore VII dove possiamo mettere un 9, infatti le caselle a7, b7 e c7 sono “viste“ dal 9 in h7 e la casella c9 è “vista” dal 9 in c3.

Siamo arrivati a una contraddizione, il che significa che la nostra ipotesi di partenza era sbagliata. (vedi fig. 4)

Ora quindi cancelliamo, torniamo indietro e mettiamo con sicurezza il 3 in e1. Questo sblocca subito un bel po’ di caselle: in e1 ci va il 3; in d3 ci va il 7; in h3 ci va l’8; in g1 ci va il 7; in a3 ci va il 3. (vedi fig. 5)

Ora magari puoi trovare una strada per completare tu stesso lo schema.



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